Meritoria l’intenzione di rivedere i parametri in base ai quali viene calcolato il tetto di spesa. “I generici non concorrono a sforare il tetto programmato, ma hanno invece l’effetto di diminuire l’onere per le amministrazioni” dice il presidente Enrique Häusermann
Roma, 20 dicembre 2013 – “Con le dichiarazioni del ministro della Salute Beatrice Lorenzin di fronte alla Commissione Affari sociali della Camera può aprirsi una nuova fase nella gestione della spesa farmaceutica ospedaliera, un nuovo approccio che AssoGenerici chiede da tempo” dice Enrique Häusermann, presidente dell’Associazione dei produttori di medicinali equivalenti. Infatti, nel corso dell’audizione, il Ministro ha espresso l’intenzione di rivalutare i parametri che concorrono a determinare il tetto di spesa. “E’ evidente che non ha molto senso computare i farmaci equivalenti ai fini dello sforamento, visto che questi contribuiscono di per sé a contenere l’esborso delle amministrazioni. Peraltro, per tutti i medicinali acquisiti con il meccanismo delle gare branded o equivalenti, ha poco senso chiedere il pay-back, dal momento che il prezzo viene di fatto determinato dall’acquirente e l’azienda non può, per legge, interrompere la fornitura o sottrarsi a eventuali richieste. Sono argomentazioni che proponiamo da tempo e che evidenziano come tutta la materia richieda davvero un ripensamento radicale”. Di qui il plauso di AssoGenerici al Ministro Lorenzin, alla quale offre fin d’ora la massima collaborazione per individuare una soluzione condivisa.
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