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Previdenza dei farmacisti: le polemiche sono soltanto una distrazione dai problemi concreti

Roma, 8 luglio 2015 – In merito ai rinnovati interventi sulla stampa di settore sulla tematica previdenziale da parte della dirigenza dell’Enpaf, la Federazione ritiene opportuno ribadire la sua posizione. L’Ente previdenziale autonomo è un bene fondamentale per tutta la categoria, che va difeso e tutelato anche rendendolo sempre più adeguato al mutare dello scenario socio-economico del Paese. La Federazione ritiene che imboccare la strada della contesa con la conseguente ricerca di presunte responsabilità da scaricare su questo o quel soggetto sia un errore grave e imperdonabile. Le energie e le competenze, per chi ne ha, vanno invece indirizzate proficuamente per individuare le misure più adeguate e utili per affrontare e superare le criticità determinate dall’emergenza economico-finanziaria, dalle dinamiche demografiche e dalla crisi occupazionale. Va peraltro considerato che l’aumento delle disoccupazione e della precarietà è un fenomeno globale che, semmai, nel settore di attività del farmacista, si è fatto sentire con un certo ritardo rispetto ad altre realtà della produzione o dei servizi. I dati di Almalaurea, del resto, anche quest’anno rilevano una situazione migliore rispetto ad altre professioni. Sul contrasto alla disoccupazione, la Federazione ha fatto e fa tutto quanto in suo potere, ultima in ordine di tempo l’iniziativa di Farma Lavoro, ed è del tutto fuori luogo imputare alla rappresentanza professionale non meglio definite inerzie nell’affrontare problemi di fronte ai quali si rivelano impotenti i governi stessi. Il secondo aspetto da considerare è il progressivo ridursi della redditività della farmacia di comunità – anche questo un fenomeno legato a fattori economici e decisioni politiche che hanno interessato l’Occidente industrializzato e certamente l’Europa. Tutto questo, e altri elementi più volte ricordati, rendono difficilmente sopportabili alcuni aspetti della previdenza dei farmacisti: dalla doppia contribuzione per i dipendenti al sistema di contribuzione dello 0,90. La sfida è dunque cercare una soluzione compatibile a queste e alle altre criticità sollevate nei tavoli delle componenti professionali organizzati dalla FOFI e ribadite dalle moltissime lettere di colleghi giunte alla Federazione. Il compito che ci attende é complesso ma siamo convinti che si tratta di una sfida che va affrontata con tempestività, competenza e unità d’intenti. E le polemiche sono solo una potente arma di distrazione dai problemi veri che qualcuno vorrebbe ignorare.

 

Per ulteriori informazioni:

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Maurizio Imperiali m.imperiali@vrelations.it
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