Infanzia, diritto negato a milioni di bambini nelle zone di guerra
D’Avino (FIMP), “Educare alla pace fin da piccoli per un futuro migliore”
Roma, 22 gennaio 2024 – “I conflitti in corso, quelli noti di cui parlano quotidianamente i media ma anche quelli dimenticati o persino ignorati che continuano a combattersi in molte aree del pianeta, rappresentano per i bambini e i ragazzi di tutto il mondo una vera e propria negazione dell’infanzia e dell’adolescenza. Sono atti di violenza brutali e inaccettabili che colpiscono drammaticamente chi è più indifeso e che per questo non dobbiamo smettere di condannare“, commenta Antonio D’Avino, Presidente nazionale Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP).
Bambini, ragazzi e anziani sono le principali vittime di guerre atroci che portano le popolazioni colpite a vivere in condizioni inumane, causando nei più piccoli sofferenze indelebili e privandoli di quegli aspetti essenziali per una crescita sana: la casa, la scuola, la stabilità, gli affetti e la speranza per il futuro.
“Come Pediatri di Famiglia – aggiunge D’Avino – ci preme ribadire che il diritto all’infanzia e all’adolescenza è riconosciuto a livello internazionale e come tale va garantito e tutelato. Inoltre, desideriamo porre l’attenzione sull’importanza di educare ai valori della pace fin da piccolissimi, perché i bambini di oggi saranno gli adulti di domani, coloro che guideranno le future generazioni. Siamo convinti che l’educazione alla pace debba essere parte integrante del percorso di crescita dei nostri ragazzi, per trasmettere una visione della vita fondata sul rispetto del prossimo, la solidarietà, il dialogo e la giustizia quali valori universali irrinunciabili da apprendere sin dall’infanzia e da custodire per tutto l’arco della vita”.
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