Farmacia del futuro: per oltre il 50% dei giovani farmacisti aumenteranno i servizi di screening e diagnostica
Presentati a Milano i risultati dell’indagine Generation Next che ha intervistato 1.200 farmacisti under 35 con l’obiettivo di capire in quale modo i loro bisogni e aspettative stiano influenzando l’evoluzione di un fondamentale presidio sanitario di prossimità. Annarosa Racca, Presidente di Federfarma Milano, Lodi e Monza Brianza: “Occorre ascoltare aspirazioni e motivazioni dei giovani farmacisti di oggi. Solo così potremo porre la basi per una farmacia che sappia essere moderna anche domani”.
Milano, 20 settembre 2024 – Credono nella farmacia dei servizi e ritengono che il loro impegno nella presa in carico continuativa dei pazienti sia destinato a crescere. Sono motivati da nuovi fattori, come il desiderio di lavorare in un clima sereno, non più solo dalla semplice remunerazione economica. Vedono nell’Intelligenza Artificiale, impiegata per personalizzare l’assistenza, una delle innovazioni tecnologiche imprescindibili per il futuro della farmacia. È questo il ritratto dei farmacisti italiani under 35 e la sintesi dei loro insight sull’evoluzione di quel bancone tanto apprezzato dai cittadini, perché loro primo punto di contatto con il sistema sanitario. A delineare il quadro è Generation Next, laboratorio ideato e condotto dalla società di consulenza TradeLab per indagare il profilo aspirazionale e comportamentale delle nuove generazioni di farmacisti e, da qui, provare a immaginare forma e sostanza della farmacia di domani.
I risultati dell’indagine, realizzata con il contributo non condizionante di Alfasigma, Angelini Pharma, Dompè, Menarini, Teva, CEF, Phoenix Pharma Italia e Farmà Plus – Gruppo Farvima, sono stati presentati oggi nell’ambito del convegno “Generation Next. I farmacisti del futuro e il futuro della farmacia”, organizzato da Federfarma Milano, Lodi e Monza Brianza.
Dopo una prima fase qualitativa, durante la quale alcuni di loro sono stati guidati in un percorso creativo volto a generare idee, concept e iniziative per la farmacia che verrà, 1.200 farmacisti di tutt’Italia hanno partecipato alla successiva fase quantitativa del progetto, rispondendo a un’intervista telefonica. Il campione era composto da giovani professionisti con meno di 35 anni d’età (in media 32) e circa 4 anni di esperienza, nella stragrande maggioranza dei casi dipendenti (87%). Per oltre la metà degli intervistati, la farmacia continuerà a fornire all’utenza soluzioni immediate, come fa oggi, ma aumenterà il tempo che dedicherà alle attività di screening(secondo il 59% del campione), al referral clinico (secondo il 57%) e alla diagnostica (secondo il 58%).
Tra i risultati più significativi dell’indagine, i fattori ritenuti rilevanti per raggiungere un adeguato livello di motivazione al lavoro. Ai primi due posti si attestano aspetti organizzativi: il clima aziendale sereno e costruttivo con i colleghi (76% delle risposte) e la stima (reciproca) nei confronti del titolare (73%). La retribuzione economica compare solo in terza posizione (72%), seguita dal coinvolgimento nelle decisioni e dalla condivisione di obiettivi e risultati (70%). Altrettanto interessante la visione degli intervistati sulle innovazioni tecnologiche più impattanti sul futuro della farmacia: sito web, app per l’accesso a servizi e prodotti, Intelligenza Artificiale e sistemi di automazione per prenotazioni online e ritiro self-service sono tra le risposte più ricorrenti. In particolare, l’utilizzo dell’IA per fornire un’assistenza quanto più personalizzata è l’elemento ritenuto più importante in assoluto dal 21% del campione.
“Oggi la farmacia è al centro di profonde trasformazioni che riguardano la sua identità, il suo ruolo e le sue funzioni nei confronti dei cittadini”, spiega Paolo Bertozzi, Head of Industry Pharma&Healthcare di TradeLab. “Da un lato, la concorrenza con altri canali retail richiede competenze di marketing; dall’altro, la farmacia dei servizi necessita di maggiori sforzi sul piano professionale, scientifico e clinico. Ed è la figura stessa del farmacista che si sta evolvendo, sia perché le si chiede una quantità crescente di skills e responsabilità, sia perché con il ricambio generazionale sta modificando l’approccio alla professione e più in generale al lavoro, con la ricerca di nuove motivazioni. Comprendere bisogni e aspettative dei giovani farmacisti significa, quindi, indagare il futuro della farmacia ed evidenziare le direttrici fondamentali di innovazione dei modelli organizzativi e di gestione dei collaboratori, assicurando il mantenimento e la crescita della qualità del servizio in risposta alla domanda di salute della popolazione”.
“Il progetto Generation Next e i trend cha ha evidenziato, presentati durante il convegno di oggi, ci offrono spunti preziosi di confronto e riflessione, con l’obiettivo di costruire una farmacia sempre al passo coi tempi”, afferma Annarosa Racca, Presidente di Federfarma Milano, Lodi e Monza Brianza e di Federfarma Lombardia. “Per farlo, occorre non solo ascoltare le esigenze dei cittadini, ma anche aspirazioni e motivazioni dei giovani farmacisti di oggi. Solo così potremo porre la basi per una farmacia che sappia essere moderna anche domani. Come imprenditori, dobbiamo valorizzare i nostri collaboratori e promuoverne la crescita, contribuendo anche al dialogo tra le nuove generazioni di professionisti e le aziende di produzione e di distribuzione con cui ci interfacciamo costantemente”.
“In questi anni i farmacisti sono stati protagonisti di un’evoluzione straordinaria tra digitalizzazione, nuove competenze e nuovi servizi che hanno reso la professione sempre più centrale per la tutela della salute dei cittadini e per questo ancor più gratificante per i farmacisti che la esercitano, in particolare per i colleghi più giovani”, dichiara Andrea Mandelli, Presidente della Federazione Ordini Farmacisti Italiani (FOFI). “Oggi la sfida è di attrarre le giovani generazioni a intraprendere questa strada, anche grazie alla possibilità di seguire un corso di studi universitario rinnovato e arricchito di contenuti professionalizzanti, in linea con la valorizzazione del nostro ruolo nella rete dell’assistenza sul territorio. I risultati dell’indagine confermano la bontà dell’intuizione che la Federazione ha avuto nel 2005 di ridisegnare il futuro della professione e sono motivo di grande soddisfazione, perché significa che la strada tracciata è quella giusta”.
Commenta Emanuele Monti, Presidente della IX Commissione Permanente Sostenibilità sociale, casa e famiglia di Regione Lombardia e già Presidente della III Commissione Permanente Sanità nella scorsa legislatura: “I farmacisti rappresentano un presidio sanitario insostituibile sul territorio, un punto di riferimento immediato e accessibile per i cittadini. Il loro ruolo va ben oltre la distribuzione di farmaci: oggi sono protagonisti nella prevenzione, nello screening e nel supporto quotidiano alla salute delle persone. In un contesto in cui la sanità territoriale diventa sempre più centrale, Regione Lombardia è impegnata a promuovere e valorizzare il ruolo delle farmacie, favorendo l’adozione di nuove tecnologie e competenze che possano rispondere alle crescenti esigenze della popolazione. Il nostro obiettivo è rafforzare questa rete di professionisti preparati e motivati, assicurando che ogni cittadino lombardo possa contare su un servizio di qualità, vicino e tempestivo, all’interno del proprio contesto di vita quotidiana”.
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