Nei centri specializzati per il trattamento delle malattie reumatiche, i pazienti (soprattutto donne, le più colpite) seguono percorsi interdisciplinari e specifici per ciascuna fase della vita. “Il caso di Anna Marchesini, scomparsa di recente, non deve destare allarmismi ma invitare i malati a rivolgersi a centri di riferimento per le malattie reumatiche, come l’ASST Pini-CTO, sia per la diagnosi sia per la cura”, sostiene Meroni.
Milano, 4 agosto 2016 – “Una malattia grave, ma curabile nella stragrande maggioranza dei casi, nei quali si riesce a garantire al paziente una buona qualità di vita“. Così il professor Pierluigi Meroni, direttore del dipartimento di Reumatologia e Fisiatria del Pini- CTO, descrive l’artrite reumatoide, patologia di cui si è parlato molto in questi giorni sulla stampa nazionale – in seguito alla morte dell’attrice Anna Marchesini – e che in Italia colpisce circa 400mila persone.
“E’ molto difficile che la malattia abbia la meglio sul paziente; in genere una diagnosi precoce, i trattamenti a disposizione e le cure nei centri preposti, permettono un controllo dei sintomi e lo svolgimento di una vita pressoché normale – spiega Meroni -. Sicuramente vanno gestiti anche gli aspetti di co-morbidità derivanti dalla patologia: dalla osteoporosi alle problematiche cardiovascolari, ma tutti i casi possono essere monitorati e tenuti sotto controllo dagli specialisti”.
Il professor Meroni ricorda che al Centro Specialistico Ortopedico Traumatologico Gaetano Pini – CTO i tempi di diagnosi e di intervento sulla malattia sono piuttosto rapidi e che l’ospedale è attrezzato per affrontare tutte le diverse fasi della vita di un paziente, in particolare quella delle donne, le più colpite da artrite reumatoide.
“Abbiamo gli strumenti per garantire una diagnosi precoce e di livello avanzato mettendo a disposizione tutti i mezzi e le risorse mediche e strumentali per gestire correttamente la malattia. Riusciamo, ove necessario, a visitare tempestivamente i pazienti, eseguendo indagini radiologiche e specialistiche e indagini dei marcatori della malattia con metodi molto innovativi e specifici – approfondisce Meroni -. L’Ospedale Pini-CTO è molto vicino alle donne affette da malattie reumatiche, per gestire serenamente tutte le fasi della vita, come la gravidanza e la menopausa: qui le pazienti trovano risposte sullo sviluppo della malattia in queste specifiche fasi. La nostra azienda è all’avanguardia anche per l’individuazione e la cura della malattia in età giovanile grazie alla presenza del reparto di Reumatologia dell’età evolutiva. Nel Dipartimento è stata creata una Unità Ortopedica dedicata al trattamento chirurgico delle conseguenze dell’Artrite Reumatoide ed opera una Unità di Fisiatria strettamente interfacciata con i Reumatologi. Il lavoro multidisciplinare consente quindi di prendere in carico il paziente e di tenere sotto controllo tutte le problematiche correlate alla patologia”.
Al Centro Specialistico Ortopedico Traumatologico Pini-CTO è attiva la collaborazione con l’associazione pazienti ALOMAR (Associazione LOmbarda MAlati Reumatici). L’invito della Presidente Maria Grazia Pisu a tutti pazienti che hanno letto le notizie riguardanti l’attrice Anna Marchesini, è di non scoraggiarsi.
“Ricordiamo a tutte le persone che soffrono di artrite reumatoide che la malattia può manifestarsi in forma più o meno grave – sottolinea la presidente -. Non ci si deve spaventare, è necessario fare attenzione e non sottovalutare la malattia seguendo accuratamente le indicazioni dello specialista che deve sempre essere interpellato per eventuali insicurezze o per soddisfare necessità di informazioni specifiche, prima di prendere iniziative che potrebbero essere inadeguate. Le terapie attuali sono molto valide per mantenere una buona qualità di vita. È possibile vivere una quotidianità piena e soddisfacente, approfittando di tutto quanto di bello la vita ci regala. Anna è stata sfortunata, aveva una forma aggressiva. Coraggio e…curatevi”.
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