Milano, 30 gennaio 2018 – “Il presidente di Farmindustria, Massimo Scaccabarozzi, ha evidenziato il nodo di fondo: se l’assegnazione della nuova sede EMA ad Amsterdam è da considerarsi viziata, l’Italia ha non solo il diritto, ma un vero e proprio dovere di riaprire la questione”. Così Annarosa Racca, Presidente di Federfarma Lombardia.
“Il doppio trasloco paventato da Guido Rasi – prosegue Annarosa Racca – finirebbe tra l’altro per avere ricadute negative sulla salute dei cittadini europei. All’inizio del processo di selezione della nuova sede EMA, le questioni logistiche e la disponibilità di spazi adeguati per i dipendenti dell’Agenzia figuravano tra i primissimi requisiti della città ospitante, ritenuti indispensabili per garantire continuità al lavoro dell’Agenzia e non causare ritardi nel processo di approvazione dei nuovi farmaci. A fronte di queste stringenti richieste iniziali, dopo l’assegnazione della sede EMA ad Amsterdam abbiamo sentito parlare prima di evidenti ritardi nella messa a disposizione dei nuovi uffici dell’Agenzia, e oggi di prospettive francamente paradossali, come quella di sedi provvisorie e traslochi a singhiozzo. Tutto ciò – conclude la Presidente Racca – quando Milano ha le credenziali migliori per ospitare l’Agenzia, fra le quali lo Human Technopole e la Città della Salute, che fanno del capoluogo lombardo un vero hub dell’eccellenza europea nelle scienze della vita, e una sede, come il Pirellone, che di certo non ha confronti in Europa in termini di rappresentatività, capienza e comfort logistici”.
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