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A Milano la V edizione del Campus dedicato alle patologie della mano del bambino

AlI’Istituto Buon Pastore, una giornata di formazione, informazione e divertimento per i più piccoli e i loro genitori. Ospite d’onore, il campione di basket Carlo Fumagalli

 

Milano, 13 settembre 2016 – Torna, per la quinta edizione, il Campus “La mano del bambino”, una giornata di incontro, gioco e confronto (con chirurghi, psicologi e terapisti) dedicata ai più piccoli colpiti da malformazioni congenite alle mani (da 0 a 14 anni) e ai loro famigliari. L’appuntamento è per sabato 17 settembre dalle 9.30 alle 16.30 presso l’Istituto Buon Pastore, partner dell’iniziativa, in via San Vittore 29 a Milano.

Si tratta di un evento nazionale, completamente gratuito, organizzato dall’Associazione La Mano del Bambino per fornire consigli e informazioni sulle patologie della mano nel bambino, con il coinvolgimento attivo dei piccoli pazienti oggi guariti. Grazie a quindici giovani volontari e al personale dell’ospedale San Giuseppe (Gruppo MultiMedica) – medici, operatori, fisioterapisti e psicologi – i bambini, divisi in gruppi, saranno impegnati in giochi e attività ricreative (pallavolo, calcetto, basket) mentre i genitori parteciperanno a una serie di incontri didattici condotti dagli specialisti. È previsto anche un pranzo che renderà ancora più speciale questo momento di festa.

Al campus 2016 saranno presenti Luca Zanardini, noto maratoneta italiano che si occuperà delle prime selezioni per la partecipazione dell’Associazione alla Milano Marathon 2017 e, in qualità di ospite d’onore, il campione di basket italiano Carlo Fumagalli, che si esibirà in una performance appositamente studiata per l’iniziativa. «Sarò presente con vera gioia, anche perché tempo fa ho subito un importante trauma alla mano, che mi ha tenuto lontano dal mio sport – afferma il campione -. Il mio obiettivo è dimostrare ai piccoli pazienti e alle loro famiglie come il non aver mai mollato mi abbia permesso di riprendere la mia attività a tempo pieno».

Le malformazioni della mano, di cui risulta colpito in media 1 bimbo su 1500 nati, sono molteplici e di diversa gravità. Dai casi in cui mancano tutte o quasi tutte le dita e dove è necessario procedere con un intervento di ricostruzione, a quelli in cui sono presenti delle eccedenze, non sempre di facile asportazione. Infine, alcuni bambini presentano una mano che, anche se apparentemente normale, non funziona correttamente a causa di dita unite o aree di posizione non corrette.

«Organizziamo, ormai da cinque anni, questo campus per sensibilizzare e informare le famiglie sulle concrete possibilità di intervento sulle malformazioni della mano nei più piccoli – spiega Elisabetta Palleroni, responsabile dell’Associazione La Mano del Bambino -. Per trattarle efficacemente è necessario rivolgersi a centri specializzati e strutturati con reparti di chirurgia della mano dedicati, il prima possibile».

Presso l’Ospedale San Giuseppe di Milano, partner della giornata, vengono operati circa 6-700 bambini l’anno con un ambulatorio gratuito (tramite impegnativa ASL) di quattro, cinque ore al giorno. «I bambini che ci troviamo a curare possono essere perfettamente sani ma con una malformazione alla mano, oppure, nei casi più gravi, sindromici, ovvero con difetti cardiaci, renali, intestinali o cerebrali – spiega il Professor Giorgio Pajardi, direttore dell’UOC di Chirurgia e Riabilitazione della Mano dell’Ospedale San Giuseppe, Università degli Studi di Milano -. In questi casi, intervengono una serie di specialisti spesso di città diverse, che si devono coordinare e alternare nella fase ricostruttiva. Perciò, è importante intervenire sulla mano del bambino quando è molto piccolo, a sei o sette mesi. Ciò significa visitarlo intorno ai 15-20 giorni dalla nascita, seguirlo, operarlo e predisporre da subito il programma riabilitativo».

«Per i genitori che decidono di intraprendere il percorso di cura a Milano, la nostra Associazione offre supporto per la ricerca di un alloggio adeguato – continua Palleroni -. In alcuni casi, particolarmente problematici, invece, interveniamo offrendo ospitalità presso strutture o appartamenti privati».

Al campus 2015 hanno partecipato circa 450 persone, tra bambini e genitori, e quest’anno l’Associazione spera di accoglierne ancora di più. «Come sempre, anche quest’anno regaleremo a tutti i bambini una borsa con alcuni gadget ricordo della giornata, ma ci sarà un’importante novità; i bimbi troveranno una piantina con la scritta “prenditi cura di me”, un messaggio simbolico perché non trascurino le proprie mani, fondamentali anche per piccoli gesti come occuparsi di un essere vivente. L’iniziativa è resa possibile anche grazie ai tanti sponsor che ci accompagnano durante tutto l’anno e che desidero ringraziare uno per uno: Istituto Buon Pastore, San Carlo Gruppo Alimentare S.p.A., Campari, LBB, ACE-SOPABROKER, GEM-PLS Educational, Corsini, Next Medical, pasticceria Sugar, cartoleria Il Pennino, Faro Media e A cena con Srl» – conclude la responsabile dell’Associazione.

L’Associazione La Mano del bambino

L’Associazione La Mano del Bambino è nata nel 2008 per colmare una lacuna importante d’informazione sulle patologie della mano nei più piccoli. La maggior parte dei bambini, tutt’oggi, o non arriva mai a un inquadramento corretto della propria patologia o giunge alla diagnosi tardivamente. L’Associazione promuove attività formative e informative per trasmettere un messaggio ben preciso: la cura tempestiva delle malformazioni della mano può favorire il recupero integrale dell’arto. Per informazioni e iscrizioni al V Campus “La Mano del Bambino”: info@manobambino.org.