L’appello di Clinici e Pazienti: “Il 60% dei malati oncologici potrebbe essere curato con la radioterapia. Prioritario utilizzare i fondi del PNRR per colmare il gap tecnologico, rafforzare le Reti oncologiche e garantire equità di accesso alle migliori cure disponibili”
Roma, 16 novembre 2021 – Il futuro della cura del cancro sarà sempre più all’insegna della radioterapia: se già oggi almeno il 40% dei tumori viene curato e guarito grazie a questa terapia, l’effetto combinato dell’aumento dell’incidenza delle neoplasie e dell’estensione delle indicazioni d’uso, grazie alla disponibilità di tecnologie d’avanguardia che colpiscono il tumore con radiazioni sempre più precise e con minori effetti collaterali, amplierà di almeno il 20% la platea dei pazienti interessati. Il SSN riuscirà a garantire agli oltre 200mila malati candidabili alla radioterapia – il 60% del totale delle nuove diagnosi di tumore1 – le cure più appropriate? Oggi migliaia di pazienti che necessitano di radioterapia non la ricevono, a causa di apparecchiature inadeguate – sia numericamente sia per livello di avanzamento tecnologico -, ma anche per una non corretta conoscenza del suo impiego.
Ad accendere i riflettori su questa situazione, che mette a rischio la vita di migliaia di pazienti, sono stati gli esperti intervenuti all’evento “Il futuro della radioterapia in Italia: se non ora quando?” organizzato da Value Relations con il patrocinio di F.A.V.O. L’incontro ha riunito, presso il Ministero della Salute, Istituzioni, Clinici e Pazienti, per ribadire l’urgenza di dotare l’Italia di una Radioterapia al passo con l’innovazione tecnologica e con i progressi della ricerca clinica e sanitaria, cogliendo l’opportunità delle risorse messe a disposizione dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
La radioterapia è un trattamento non invasivo che utilizza radiazioni ionizzanti per distruggere le cellule tumorali, in molti casi sostituendo la chirurgia e i farmaci, con tassi di guarigione che superano anche l’80-90% come nel caso del tumore della prostata2. Outcome clinici significativi si registrano anche nel trattamento di tumori complessi come quelli testa-collo, dei tumori pediatrici o dei pazienti oligometastatici, grazie alla possibilità di erogare dosi elevate di radiazioni con un’estrema accuratezza, salvaguardando così i tessuti sani.
Un corretto approccio terapeutico non può prescindere dalla disponibilità di un adeguato supporto tecnologico. Tuttavia, ad oggi, in Italia, la dotazione di apparecchiature per radioterapia risulta ancora insufficiente (in media 7 macchine per milione di abitanti), disomogenea (penalizzando, come spesso accade, le regioni del Sud), obsoleta (il 45,5% delle macchine ha più di 10 anni)2, e sconta una forte carenza di professionisti formati all’utilizzo delle macchine più moderne.
“La radioterapia, da sola o integrata con farmaci di ultima generazione, allunga la sopravvivenza dei pazienti e allevia i sintomi, migliorando la loro qualità di vita – spiega Vittorio Donato, Presidente AIRO (Associazione Italiana di Radioterapia ed Oncologia Clinica) – Ma per rispondere alla sua ‘mission’, la Radioterapia necessita di un costante ammodernamento, con la sostituzione delle apparecchiature almeno ogni 10/12 anni, e di una continua formazione professionale. Evidenze cliniche e di Health Technology Assessment (HTA) dimostrano che macchinari al passo con le attuali conoscenze scientifiche e capacità tecnologiche garantiscono prestazioni qualitativamente migliori, che si traducono in anni di vita per i pazienti, e maggiore efficienza per il servizio sanitario, grazie alla possibilità di ridurre i tempi di trattamento e gli accessi in ospedale rispetto alle terapie standard. Non sprechiamo l’occasione del PNRR – esorta il Prof. Donato – per dotare finalmente il Paese di tecnologie all’avanguardia, all’altezza di un futuro sempre più promettente sul fronte della lotta ai tumori, e all’insegna di una maggiore equità di accesso alle cure”.
“La radioterapia continua ad essere un elemento di forte disuguaglianza tra Regioni, che costringe ogni anno migliaia di pazienti a spostarsi per ricevere le cure di cui hanno bisogno, con ricadute sul piano familiare, sociale, lavorativo ed economico, oltre che psicologico – afferma Elisabetta Iannelli, Segretario Generale F.A.V.O. – È giunto il momento di programmare, grazie alle risorse messe a disposizione dal PNRR, l’adeguamento ed il rinnovo delle apparecchiature obsolete di radioterapia, in maniera razionale rispetto al fabbisogno delle singole regioni. Solo così il SSN sarà in grado di garantire a tutti i pazienti il diritto di ricevere le migliori cure disponibili, come richiesto anche dalla Commissione Europea con lo Europe’s Beating Cancer Plan, per aumentare le chance di sconfiggere la malattia, migliorare la qualità della vita ed evitare lo sradicamento socio-familiare ed i costi diretti ed indiretti causati dalla dispendiosa migrazione sanitaria verso i Centri delle regioni tecnologicamente più attrezzate”.
La qualità del trattamento radioterapico non deve essere tuttavia limitata agli aspetti tecnico-clinici, ma deve comprendere anche gli aspetti organizzativi e strutturali, che riguardano, ad esempio, la presenza di Reti oncologiche che possano soddisfare i bisogni dei pazienti sul territorio, integrando competenze e tecnologie.
“È necessario favorire e migliorare lo sviluppo delle Reti oncologiche e dei team multidisciplinari, garantendo che in ogni Centro di Radioterapia sia presente una tecnologia adeguata ai tempi e alle prestazioni erogate dal Centro, ma anche che non manchino professionisti adeguatamente formati, per garantire prestazioni all’altezza delle possibilità offerte dalle più moderne tecnologie, e infine che siano presenti ed effettivamente sfruttati con collegamenti e collaborazioni ai con Centri più ‘grandi’ per soddisfare offrire in concreto tutte le opzioni terapeutiche nel modo più appropriato”, conclude il Prof. Donato.
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Bibliografia
1 AIOM-AIRTUM. I numeri del cancro in Italia 2021.
https://www.aiom.it/wp-content/uploads/2021/10/2021_NumeriCancro_web.pdf
2 I numeri della Radioterapia in Italia. Censimento Centri AIRO. www.radioterapiaitalia.it
3 “Capire il potenziale della Radioterapia Oncologica per una migliore cura del cancro” a cura di A. Magli, M. Mignogna, L. Marafioti, E. Russi, D. Genovesi, S.M. Magrini e V. Donato – (AIRO) nel 12° Rapporto dell’Osservatorio sulla condizione assistenziale dei malati oncologici – FAVO, 2020.
https://osservatorio.favo.it/wp-content/uploads/2020/10/R12.Capitolo-13.pdf
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Per maggiori informazioni
Ufficio stampa Value Relations
Angela Del Giudice | a.delgiudice@vrelations.it
Chiara Farroni | c.farroni@vrelations.it